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Bryson Tiller

Bryson Tiller – Alcatraz Milano

“L’altra sera in attesa di entrare all’Alcatraz di Milano, i nostri pensieri erano rivolti, si a Bryson Tiller ma soprattutto a SZA”

Siamo sinceri. L’altra sera in attesa di entrare all’Alcatraz di Milano, i nostri pensieri erano rivolti, si a Bryson Tiller e al suo Set It Off Tour, ma anche, e soprattutto a lei, SZA, annunciata come opening act. Il fatto è che dopo aver letto alcuni articoli in rete e curiosando tra i post dei suoi social account, la giovane cantante di Saint Louis, non aveva dato alcun segnale promettente riguardo la sua partecipazione al concerto milanese. D’altra parte non si era esibita neppure in occasione dei precedenti show. Ma come dice un vecchio proverbio, la speranza è l’ultima a morire.  In realtà la speranza è morta subito, appena si sono spente le luci e sul palco si è presentata IAMDDB che, pur brava e promettente cantante RnB, si pone con meno slancio rispetto ad una SZA.  Al termine di questa fugace apparizione, introdotto dalle note di “Self-Made”, è apparso Bryson Tiller, pronto a presentare quello che di apprezzabile si trova nei suoi due album: “TRAPSOUL” del 2015 ed il recente “True to Self”, che gli ha permesso di raggiungere non solo la prima posizione nelle classifiche di settore, ma anche quella nella celebre Billboard 200.

L’entusiasmo, un po’ spento per l’assenza di SZA, si è subito riacceso, perché lo spettacolo proposto da Bryson Tiller, si è sorprendentemente rilevato esplosivo e coinvolgente. E’ stato semplice per lui catturare l’attenzione dei pochi, ma attenti, presenti. Le produzioni accattivanti ed una voce espressiva sono state un ottima prefazione per un artista che rientra in quel gruppo di cantanti che trova successo nella nuova scena trap, pur mantenendo un contatto diretto con l’ R&B più classico. Il suo nome si affianca a quelli di Travis Scott, Future, Miguel o 6lack, esponenti di un genere musicale che anche da noi inizia a farsi strada, a fatica, ma che si sta avvicinando e la sua presenza su di un palco italiano, ne è la conferma.
Alle sue spalle una struttura che si sviluppava lungo tutto il palco, realizzata con grandi schermi a led, dove si alternavano immagini e raffigurazioni astratte. Al di sopra di questa, quasi sospesi a mezz’aria, si intravedevano un batterista e un tastierista. Tra i due un dj che occasionalmente ha accompagnato il cantante come seconda voce. Con un pubblico partecipe, che in più di un’occasione ha fatto da coro nei ritornelli, Bryson Tiller non ha trovato ostacoli ad ambientarsi, rilassandosi e lasciandosi trascinare dall’intima atmosfera che si era creata sin dalle prime canzoni, che si sono susseguite in modo serrato, senza nessuna pausa, passando da successi come “Sorry Not Sorry“, “Exchange”, “Run Me Dry“ e “Somethin’ Tells Me“. Immancabile “Wild Thoughts“ dell’amico dj Khaled che lo aveva voluto con Rihanna in quella che è stato uno dei successi estivi. La chiusura è stata tutta per “Don’t”, il suo primo vero successo e “Set It Off”.

Bryson Tiller Alcatraz Milano 1

Dopo poco più di un’ora il suo affettuoso ringraziamento finale, accompagnato dallo slogan “Rimanete fedele a voi stesso”, citazione dal forte tono autobiografico che Bryson Tiller ha ripetuto più di una volta, come a voler sottolineare ciò che di importante rappresenta carattere e personalità artistica. Speriamo sia d’ispirazione per un promettente futuro.

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