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D'Angelo

Le mille vite di D’Angelo

Tutto ciò che scriveremmo a D’Angelo in una lettera.

D’Angelo! Ciao straniero… Sono passati cosa… Dieci anni? Cos’hai fatto? Hai cresciuto i tuoi figli eh, giusto? Quanti anni hanno ora? Sono in prima, seconda media… Wow, il tempo vola. Dannazione, ti rendi conto che è passata un’intera decade dall’ultima volta che abbiamo sentito parlare di te seriamente? Cos’hai fatto nel frattempo?
Bella domanda… Beh, vediamo, noi, i tuoi fan, abbiamo vissuto, cercando di sbarcare il lunario. Ci sono stati molti cambiamenti, molti di noi hanno carriere differenti ora, hanno cambiato tana più volte, cambiato partner, alcuni sono passati in riabilitazione, alcuni si sono rilassati, altri hanno comprato casa, si sono sposati, hanno avuto figli, hanno maturato rughe, perso persone care, trovato amori, hanno accettato il fatto di invecchiare, hanno rinunciato ai sogni, hanno cominciato a pensare alla pensione, divorziato, avuto operazioni e si, per alcuni la chioma ha cominciato a ritirarsi. Ma cavolo, anche se é passata una decade ci ricordiamo di te come se fosse ieri – quando tu eri la nostra colonna sonora, quando tu come artista hai conquistato il mondo.
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Ci sei mancato fratello, nessuno ha preso il tuo posto. È vero, prendi questo ad esempio… il suol comrade (comrade=compagno) e nostro amico di facebook Mr. Rahsaan Patterson giusto il mese scorso diceva nel suo status che nessuno é riuscito ad entrare nelle tue scarpe, musicalmente; e chi poi é venuto fuori cliccando il bottone “Mi Piace” nel commento? Nientepopodimeno che il britannico Omar. Loro, così come tutti noi, pensano che “Voodoo” abbia confermato che tu sei stato il miglior artista dopo entrambi Marvin Gaye & Prince nei loro rispettivi tempi migliori, un genio, uno Yoda se vuoi. E non era solo il disco, lo show pure ci ha estasiati; il Voodoo/Soultronics tour, un tour che ha incluso un eroe del soul come Anthony Hamilton sullo sfondo, ma nonostante questo la tua voce splendeva tra le altre e anche se lo show era ben preparato, lo stesso aveva quella spontaneità propria degli stessi Sly Stone, James Brown & Michael Jackson (si lo so capo, riposino in pace JB & MJ… questo é il tempo che é passato!).
Ma tu avevi tutto, c’era qualcosa di speciale nell’aria. C’hai presi tutti – quelli che ascoltano solo in cuffie, gli affezionati del dancefloor, i casalinghi, dai fanatici del sesso (che ti usavano come colonna sonora nelle loro performance! ndr.) ai musicisti stessi… e ci ricordiamo tutti l’odore, il profumo… é un complimento… tu sai di cosa stiamo parlando. Dieci anni d’attesa con questo bagaglio son tanti, e non é solo il tuo bagaglio caro, é anche il nostro – quindi preparati fratello, questa é l’aspettativa che ci portiamo alla festa d’ascolto…”
“… 10 anni sono pochi se passati in attesa del lavoro di un genio”
Soul Jones
P.S.
La presente é una traduzione dell’introduzione alla fanta-recensione del nuovo disco di D’Angelo “James River” previsto per quest’anno, basata sul presunto inedito “1000 Deaths”.
Scritta da Soul Jones per SoulMusic.com
Enjoy and stay tuned!
MaQs

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