Esiste un linguaggio che va al di la della lingua e dei dialetti.
Un linguaggio fatto di protesta e disperazione, di sperimentazione e contaminazione.
Esiste un linguaggio fatto di una musica che è viaggio, che è fuga, che è salvezza.
Una musica che risuona e ti prende per mano, ti consola e ti insegna.
Quella musica che sa di treno e di canneti, sa di mare e di pioggia,
di lacrime e di canto lungo le strade roventi,
i sentieri infangati,
i muretti e le piazze,
e ti fa crescere..
come tu hai fatto crescere me Pino.