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Soul Books

Si chiamano Soul Books e sono libri piccoli, agili, veloci, ma che lasciano molto.

I Soul Books partono dalla storia e dalle storie, intessendole nelle sensibilità degli autori cui sono affidate, i quali le sviluppano attraverso centinaia di dischi, di brani e di traiettorie che portano dritte all’anima. Quella del Soul. Alberto Castelli dirige la collana e VoloLibero Edizioni la pubblica. Ogni volume, dei dieci in programma, vanta una intro di Massimo Oldani, perfettamente a proprio agio (che belle le introduzioni stese nello spirito che genera Vibe, il suo programma su Radio Capital!) grazie all’esperienza e alla passione che nutre per la musica black e una outro di Graziano Uliani, creatore del Porretta Soul Festival, appuntamento annuale con una Memphis trasportata in suoni e spirito nella nostra Bologna.

Il viaggio dei Soul Books parte da Aretha Franklin. Gabriele Antonucci ne restituisce un ritratto perfettamente a fuoco, fra i grandissimi traguardi e le numerose insicurezze che l’hanno accompagnata fino alla performance in presenza di Barack Obama dove ha ribadito il suo status di Regina Del Soul. Il primo dei Soul Books è uno sguardo all areas anche dentro il mondo del Gospel, dentro la politica americana degli anni sessanta e una storia di affermazione di una ragazza nera straordinaria e complessa con le doti necessarie per diventare la regina del soul e rimanere sul trono dal 1967 ad oggi.

E poi c’è Memphis; dal gospel a un reverendo, quell’Al Green che Lucia Settequattrini racconta in punta di voce, mettendone in risalto il perenne conflitto fra sacro e profano, fra la chiamata ad essere un Pastore e quella del pubblico adorante che ne ha – di fatto – consacrato la grandezza anche come sex symbol. Si entra negli studi di Memphis e si esce – anche qui – con il gospel, camminando insieme ad Al Green e alla voce narrante che ce lo racconta sulla sua strada divergente ma che, con una curva a gomito, lo reindirizzerà a casa: alla Full Gospel Tabernacle di Memphis dove anche domenica scorsa qualcuno lo ha sentito affermare “io sono un cantante”.

Si va poi a Detroit, dove ci attende Marvin Gaye. Il fulcro della storia, secondo la voce narrante di Carlo Babando, sta in un avvenimento specifico della vita di Marvin (che non sto a raccontarvi qui per non rubare alcun piacere alla lettura), della quale scopriamo aspetti poco noti come la passione per il ring, il rapporto di un’anima travagliata con il mondo dello spettacolo, le infinite debolezze e mutamenti di atteggiamento e pensiero, quella ribellione che ci regalerà What’s Goin’ On contro ogni regola scritta, la spirale dell’auto distruzione, la riscossa e la fine. I toni sono quelli di un noir, i più efficaci per raccontare il suono che fa un sogno quando si spezza.

Ecco, quando il sogno si spezza si perde il ritmo del tempo. Come nella storia di Otis Redding, raccontata dalla “voce” di Alberto Castelli che ci riporta nell’onnipresente Memphis. Una storia che parla del tempo e della sua relatività, che ci immerge così profondamente in quello che è l’arte di Otis Redding da sentire anche l’odore del Tennessee, l’odore del soul che si sprigiona da suoni che consideriamo immortali e che nel Soul Book si integrano con accenni da Prince a Bob Marley; precisi, brevi, sufficienti a farci capire quanto Otis sia stato grande e quando ce lo racconta ferma il tempo, Alberto Castelli, e di questa storia ne fa un trampolino per abbozzarne migliaia di altre, per le quali ci vuole solo la curiosità per andare a cercarle e fermarsi ad ascoltarle.

Già, fermarsi e ascoltare. Anche se non lo si è mai fatto. Questo l’intento dei Soul Books, questo il risultato di una piccola collana di libri: essere perfetti per coloro che non conoscono questi artisti, sia per chi invece li frequenta ma scopre certamente qualcosa in più. Non era facile riuscirci, ancora più difficile riuscire in questa impresa attraverso le diverse voci che raccontano le storie. Come quella appassionata, delicata e velliutata di Gianni Del Savio che ci restituisce Eunice Waymon dento i vestiti di Nina Simone, che ci rende quella parte che i documentari hanno tralasciato, insieme a una colonna sonora che dobbiamo tutti rivalutare, alla luce di una storia tormentata e dedicata all’affermazione in faccia al mondo di un talento ingiustamente (e pretestuosamente) non riconosciuto.

Ce ne saranno altrettante di storie da raccontare, in questa preziosa raccolta di parole e suoni (imperdibili le playlist che chiudono ciascun volume), come quello che Soul Books ha proposto nella giornata di ieri e che riguarda Curtis Mayfield, raccontato da Carlo Bordone; ci saranno altri viaggi da intraprendere con le cuffie in testa e la mente libera per comprendere da dove arriviamo e dove, spesso, ci piace ritornare; e chissà, potranno esserci occasioni per ritrovarsi, conoscersi, suonare, ascoltare, leggere insieme, lettori, autori e appassionati.

Restate quindi sintonizzati sulle pagine di questo blog perché è in vista una collaborazione tra gli autore ed editori di Soul Books ed The Italian Soul.
Per acquistare i volumi visita la pagina Facebook oppure Casa editrice Il Volo LIbero

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