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Buon Compleanno Prince

Around The World In A Day – Buon compleanno Prince!

Il 7 Giugno del 1958 nasceva a Minneapolis uno dei più grandi e geniali innovatori della musica di tutti i tempi. Buon compleanno Prince!

Il 7 Giugno del 1958 nasceva a Minneapolis uno dei più grandi e geniali innovatori della musica di tutti i tempi: il mitico Prince! Ci va di festeggiarlo con uno dei suoi dischi meglio riusciti, il sesto album “Around The World In A Day”(1985). Siamo negli anni ’80 e Prince stava cominciando a mietere successi diventando una stella di prima grandezza della musica internazionale. Un anno prima aveva pubblicato il capolavoro “Purple Rain”, dal quale venne tratto anche l’omonimo film interpretato dallo stesso Folletto di Minneapolis. Sempre più assetato di sperimentare nuove formule musicali, nel 1985 spiazzò tutti pubblicando “Around The World In A Day”. Si trattava di un’opera ancora più complessa , d’impronta psichedelica e con l’impiego di nuovi strumenti tra cui oud, darbuka e violoncello. Come se James Brown andasse a braccetto con i Beatles.

Nonostante l’assenza di promozione radiofonica, “Around The World In A Day” venne premiato con 2 dischi di platino. L’album si apre con l’arabeggiante title-track, mentre il funk-rock di “Paisley Park” è un’ode all’omonimo quartiere in cui Prince era andato ad abitare fondando lì i suoi studi, un luogo in cui la positività e l’amore regnano sovrani. Ben riuscita anche la ballata “Condition Of The Heart”, un brano dannatamente soul e di vago stampo wonderiano che si fa apprezzare per il lungo intro di piano e synths oltre che per un testo che racconta le pene d’amore non corrisposto con esempi tutt’altro che banali. Da non dimenticare la scanzonata e “irish” “Rasperry Beret”, mentre “Tamborine” è un sorprendente pezzo minimal-funk alla sua classica maniera. Degne di nota anche la patriottica “America” e “Pop Life”, una critica alle anomalie della vita “pop” con arrangiamento funky e vagamente jazzy in cui troviamo l’ottima Sheila E alla batteria.

La gospel-oriented “The Ladder” affronta il tema della spiritualità, ma menzione a parte merita la finale “Temptation”, energico rock-blues impreziosito da soli chitarristici hendrixiani. Qui Prince dapprima sfoga il suo desiderio di darsi alla gioia carnale più sfrenata, per poi dialogare con Dio nel finale, essere punito da lui e chiedere perdono affermando che “Love is more important than sex”. “I have to go now, I don’t know if I’ll return”, dice sempre nell’ultima parte di questo pezzo. Ma Prince dopo questo lavoro tornerà eccome a stupirci con altri album di grande impatto come “Parade”(1986) e “Sign O’ The Times”(1987), opere ormai diventate dei classici, per poi continuare a sfogare nei decenni successivi la sua inesauribile creatività artistica. “Around The World In A Day” è anche il miglior modo per ricordarlo nel giorno del suo compleanno e per ringraziarlo veramente di cuore per averci fatto sognare, emozionare con la sua meravigliosa musica. Lunga vita a Prince, sempre!

Francesco Favano

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