Blue Note

Blue Note Re:imagined

Blue Note Re:imagined è il nuovo progetto discografico della Blue Note Records che coinvolge il meglio della scena black britannica

La Blue Note Records. Una leggenda della musica jazz e non solo. Un’etichetta capace di creare un vero e proprio sound e consegnarlo alla storia, soprattutto tra anni ’50 e ’60, un sound che ha lasciato un segno indelebile in molti appassionati di musica, così come nella stragrande maggioranza dei musicisti. Eppure la sua storia non si è fermata cinquant’anni fa; sono tanti, anche in quest’ultimo decennio, gli artisti che sono passati o addirittura sono stati lanciati dall’etichetta fondata da Alfred Lion e Francis Wolff, tra cui nomi come Norah Jones, St. Germain, Amos Lee, Van Morrison e molti altri.

L’ultimo progetto lanciato dalla label americana, oggetto dell’articolo odierno, è la compilation Blue Note Re:imagined, prossima alla pubblicazione, che in origine era prevista in data 25 settembre. Ovviamente non si tratta di una serie di vecchi brani di successo messi insieme in un unico disco, bensì di un’idea molto più ampia che ha coinvolto la crème de la crème della scena black britannica attuale, tra cui Shabaka Hutchings, Ezra Collective, Nubya Garcia, Mr Jukes, Steam Down, Skinny Pelembe, Emma-Jean Thackray, Poppy Ajudha, Jordan Rakei, Fieh, Ishmael Ensemble, Blue Lab Beats, Melt Yourself Down, Yazmin Lacey, Alfa Mist e Jorja Smith. Ad ognuno di questi artisti è stato proposto un vecchio brano (in un range temporale che va dal 1962 fino ad arrivare al 2000) da rivisitare e, appunto, “reimmaginare”, dando una prospettiva diversa ed originale a musica di decenni fa. Un omaggio alla tradizione e, nello stesso tempo, un passaggio di consegne alla nuova generazione, in un progetto veramente interessante che vi consigliamo vivamente di ascoltare.

https://youtu.be/NEdMhpWnMl8

Ovviamente alcuni di questi esperimenti ci sono sembrati più riusciti di altri; vi segnaliamo innanzitutto Wind Parade, brano jazz-funk del 1975 composto e inciso dal trombettista Donald Byrd e reinterpretato per l’occasione da un nostro pupillo come Jordan Rakei. Molto interessante anche la versione di Footprints, celebre brano del sassofonista Wayne Shorter, realizzata dall’Ezra Collective, band nu jazz di spicco nel panorama attuale. Molto accattivante anche l’omaggio del pianista e produttore Alfa Mist Eddie Henderson, grazie a una bella rivisitazione di Galaxy, brano del 1975. Insomma, una compilation assolutamente da non perdere: garantisce Blue Note Records!

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