Common torna con A Beautiful Revolution Pt. 2, secondo, bellissimo capitolo della “saga” iniziata l’anno scorso
Ritorna uno dei nostri rapper preferiti, Common! Dopo averci deliziato lo scorso anno con A Beautiful Revolution Pt.1 (di cui abbiamo parlato qui su The Italian Soul Blog), adesso torna più in forma che mai per il secondo volume della “saga”, A Beautiful Revolution Pt. 2. Anche qui la coscienza sociale, caratteristica peculiare dei testi del rapper di Chicago, si fa sentire più vivamente. Ciò che viene fuori da questi undici nuovi brani è anche un senso di pace e ottimismo, oltre che un’attenta e consapevole analisi dei sentimenti umani.
Quello di Common non è un rap comune, ma molto di più, una poesia urbana dai connotati socio-politici che ci invita a essere sempre attivi e desiderosi di ideali sani, afrocentrica e in grado di abbattere le discriminazioni. Anche la parte musicale del disco non è da meno, grazie a suoni e arrangiamenti articolati e che raggiungono un perfetto equilibrio con la parte testuale. Jazz, soul, afro-beat, R&B, funk e blues sono le coordinate sulle quali si muove l’intero lavoro. Nulla viene lasciato a caso e anche la scelta degli ospiti non è da meno, come per esempio Black Thought dei Roots e Seun Kuti (figlio del grande Fela), presenti nel travolgente afro-beat di When We Move, oppure l’accoppiata Marcus King e Isaiah Sharkey, che con le loro chitarre conferiscono un sapore bluesy al brano Poetry. In Saving Grace è invece ospite Brittany Howard degli Alabama Shakes, mentre PJ, cantante R&B losangelina, arricchisce con la sua bella voce ben cinque pezzi dell’album, tra cui la super-funky A Beautiful Chicago Kid e la soulful Imagine.
A Beautiful Revolution Pt. 2, nonostante la breve durata (circa 38 minuti), risulta un lavoro intenso, scorrevole e carico di grandi vibrazioni positive. Common ci invita a prendere sempre coscienza di ciò che ci circonda e sin dai primi anni ’90 si è sempre dimostrato un importante vessillo della comunità afro-americana desiderosa di cambiamento, quella che lotta sempre per i propri diritti e per l’uguaglianza. In questo nuovo lavoro guarda speranzoso a un nuovo futuro per il suo popolo, attraverso i suoi messaggi rivoluzionari ma pacifici allo stesso tempo, tutto con ottime produzioni e arrangiamenti, grazie all’apporto del batterista e produttore Karriem Riggins, presente nel precedente album e anche tra i collaboratori storici del rapper. A Beautiful Revolution Pt. 2 è l’ennesima conferma dell’impeccabilità e delle grandi abilità liriche di Common, un MC sempre attento alla qualità. In una scena come quella di oggi, in cui dominano contenuti scadenti come quelli di certe produzioni trap, la sua poetica è una sana boccata d’aria, qualcosa di rassicurante, oggi più che mai abbiamo bisogno di personaggi come Common e non possiamo esimerci ancora un’altra volta dal ringraziarlo per questo nuovo album, per infondere in noi, appunto un grande desiderio di “beautiful revolution”. Go on bro, thank u so much!
Francesco Favano