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Emancipation - Prince

Emancipation, 1996 – Back in the Days

Emancipation, l’emancipazione discografica di Prince

Un cielo rosso fuoco, 2 mani che spezzano catene con grande energia. Tutto questo nella copertina di “Emancipation”, triplo album del 1996 del nostro caro Prince, il cui mito continua ancora a vivere, nonostante da quel terribile 21 Aprile 2016 non sia più qui con noi. Era proprio questa la sensazione che il Folletto di Minneapolis provava ai tempi del disco, un senso di libertà, di emancipazione, appunto. Libertà dal colosso Warner Bros con il quale ha iniziato a incidere nel 1978, etichetta dalla quale Prince ha più volte cercato di scappare, sentendosi schiavo di essa, tant’è vero che in quei periodi si presentava ai concerti con la scritta “Slave” disegnata sulle guance.

Sempre più irrequieto e desideroso di sfogare la sua inesauribile creatività artistica in piena autonomia, nel 1996 dà alle stampe con la propria etichetta NPG Records questo triplo lavoro all’epoca non visto di buon occhio dalla critica specializzata. Il tempo sembra aver dato ragione a Prince tant’è vero che in questi ultimi periodi è stato rivalutato e  ristampato in vinile viola insieme a “The Versace Experience (Prelude 2 Gold)” e “Chaos & Disorder”, l’ultimo lavoro inciso con il gruppo Warner. “Questo è il mio album più importante, sono libero e adesso anche la mia musica è libera”, disse all’epoca dell’uscita di “Emancipation”, lui che in quel periodo rifiutò anche il proprio nome a favore di “TAFKP”(The Artist Formerly Known As Prince) e di un simbolo che univa sesso maschile e femminile.

E infatti la musica offerta da quest’opera è sorprendente e variegata, 3 cd tutti contenenti 12 brani e dalla durata complessiva di 60 minuti ciascuno. Funk, rock, soul, R&B, jazz, blues fanno sempre parte del suo pregevole crossover e a fare la parte del leone sono brani irresistibili come “Jam Of The Year”, “Get Yo Groove On” e la swingante “Courtin’ Time”. Per la prima volta c’è spazio anche per delle interessanti cover come “Betcha By Golly Wow!”, classico del Philly Soul anni ’70 che fu interpretato dagli Stylistics, la rilettura smooth-R&B di “I Can’t Make You Love Me”(interpretata nei primi anni ’90 da Bonnie Raitt), “La, La, La Means I Love You”(incisa dai Delfonics e qui coi pregevoli cori di Chantè Moore) e “One Of Us”(Joan Osborne). Da non dimenticare “Sex In The Summer”(con registrato il battito del cuore del figlio di Prince, deceduto poco dopo della nascita per una malformazione cardiaca), la vellutata e dannatamente soul “Soul Sanctuary” e il dream-soul di “Dreamin’ About U”, il momento migliore dell’intero lavoro, un pezzo dalle atmosfere sognanti e ovattate. Bella anche “Somebody’s Somebody”, un impeccabile brano in stile urban-R&B, mentre nel terzo cd si fanno apprezzare le funkissime “Style” e la title-track, oltre che diversi momenti in cui la fanno da padrone sonorità elettro-dance, house in particolare.
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Storie d’amore, famiglia e sesso sono i temi chiave di tutta la scaletta del lavoro, dedicato anche alla moglie di allora Mayte Garcia, che è stata una delle sue ballerine. “Emancipation”, a distanza di 23 anni, è una chiara dimostrazione dell’energia e della continua voglia di sperimentare di Prince, artista sempre geniale, poliedrico e dall’inarrestabile vena creativa. La sua prolificità lo ha anche portato a essere uno dei pionieri della vendita discografica on-line su Internet. Infatti alcuni suoi album sono acquistabili solo dal suo sito. Alicia Keys, riguardo l’inserimento di Prince nella Rock ‘N Roll Hall Of Fame nel 2004, disse: “Esistono tanti re. Enrico VIII, Re Salomone…Ma esiste un solo Prince!”.

Come darle torto… Sempre nel 2004 la rivista Rolling Stone lo ha inserito al 27°posto nella lista dei 100 artisti migliori e influenti. Che siano i suoi mitici dischi degli anni ’80 o quelli dei successivi decenni, Prince riesce sempre a catturare e conquistare i suoi fan. I differenti stili presenti in ogni sua pubblicazione hanno reso la sua discografia coinvolgente come un viaggio in prima classe che regala sempre nuove emozioni a ogni ascolto. Il tutto testimoniato anche dai numerosi concerti live, il punto di forza della sua arte dove è sempre riuscito a offrire anche il 200% di quanto reso in studio. Ci piace immaginare che sia ancora tra noi, con la sua grinta e la sua voglia perenne di stupire, le sue eccentricità, ma soprattutto la sua arte che ormai ce lo ha reso immortale. W Prince oggi e sempre!!
Francesco Favano

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