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Frank McComb - The Truth Vol. 1

Frank McComb – The Truth Vol. 1

Frank McComb è uno dei soulman contemporanei più sottovalutati. Oggi andiamo a riscoprire The Truth Vol. 1, il secondo album del tastierista e vocalist di Cleveland

Nato a Cleveland (Ohio), il 15 Luglio 1970, Frank McComb è un vero outsider della scena soul contemporanea. Forse non è mai stato celebrato come altri colleghi del genere, ma la sua gavetta parla da sola. Grande virtuoso del piano e delle tastiere, Frank impara a suonare a tredici anni grazie alla zia, nella chiesa di famiglia. Prima di intraprendere la carriera solista collabora con artisti del calibro di Prince, Teena Marie, George Duke, Phyllis Hyman, Gamble & Huff, Gerald Levert, DJ Jazzy Jeff & The Fresh Prince, Lalah Hathaway e Branford Marsalis. Proprio grazie a quest’ultimo, infatti,  fa il suo ingresso nel mondo discografico, nel mitico progetto Buckshot LeFonque (i cultori del neo-soul ricorderanno la bellissima Another Day). Lo stile del musicista di Cleveland ricorda grandi come Donny Hathaway, Stevie Wonder e George Benson, senza però essere l’imitazione né dell’uno e né dell’altro, con un tocco di personalità in più che non fa cadere nell’effetto nostalgia. Insomma, vintage ma moderno al tempo stesso.

Dopo il superlativo esordio solista del 2000, intitolato Love Stories ( prodotto dal sassofonista Branford Marsalis),  nel 2003 sceglie la strada dell’indipendenza artistica dando alle stampe The Truth Vol.1. Ed è proprio di questo disco che vogliamo parlarvi. Si tratta di un lavoro in cui la sua creatività raggiunge il top, e ciò lo si può notare in pezzi dal groove irresistibile come Shine, Whatcha Gonna Do (con il prezioso featuring di Ledisi),  Fools e Do You Remember Love (che ci rimanda al miglior Stevie Wonder). Ma c’è anche una vena romantica non indifferente e questa viene fuori in ballads come When You Call My Name (composta da Donnie, sì quello del bellissimo album The Colored Session) e Intimate Time. Per il resto è il groove a farla da padrone, in un’opera che, nonostante i richiami a grandi artisti del passato, mostra freschezza, contemporaneità, eleganza e ricercatezza, senza per questo risultare leziosa.

Dopo questo lavoro Frank McComb proseguirà con l’altrettanto ottimo Straight From The Vault (2005), disco per solo voce, piano e tastiere, tutto autoprodotto, per poi continuare con album in studio e live di grande qualità, in grado di dimostrare come la scena soul contemporanea indipendente sia un forziere ricco di tesori inestimabili. The Truth Vol. 1 potrà fare la gioia sia degli amanti del soul classico, che di quelli del neo-soul. La vocalità di Frank McComb, profonda, sensuale e vellutata fa tutto il resto, una timbrica che ci fa tornare in mente il mitico Donny Hathaway. E infatti al grande soul-man di Chicago non mancherà di tributargli un intero album live nel 2013, il brillante Live At The Bitter End – Remembering Donny Hathaway. Chi meglio di Frank poteva rendergli omaggio? L’ineccepibilità degli arrangiamenti di The Truth Vol.1 e la sua produzione ben calibrata e mai ridondante, lo rendono un ottimo punto di partenza per scoprire l’arte di questo formidabile vocalist e tastierista di Cleveland che, sin dai suoi esordi,  non smette mai di stupirci con prodotti di grande spessore artistico. La musica di Frank McComb è vera musica dell’anima, creata con tanto amore e passione, e a lui va tutto il nostro sostegno. Thank you so much Man!  

Francesco Favano

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