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Gaetano Partipilo - Boom Collective

Gaetano Partipilo – Boom Collective

Boom Collective, progetto Made in Puglia del sassofonista Gaetano Partipilo, è uno dei dischi italiani più belli degli ultimi anni.

Non c’è nulla da fare: negli ultimi anni la regione italiana più viva e fertile in materia di black music (e non solo) è sicuramente la Puglia. Un paio di mesi fa vi avevamo parlato di Marea, l’ultimo, interessantissimo album della band barese Think About It. Oggi, invece, vogliamo portarvi alla scoperta di Boom Collective, l’incredibile progetto jazz del sassfonista (manco a dirlo) pugliese Gaetano Partipilo.

Partipilo nasce a Cassano delle Murge (Bari) nel 1974. Figlio d’arte, imbraccia per la prima volta un sassofono a soli otto anni. Nel 1997 si diploma in sassofono al conservatorio N. Piccinni di Bari, dando così il via alla sua carriera musicale. Già nello stesso anno partecipa a progetti importanti con artisti quali John Surman, Louis Sclavis, Michel Godard e Greg Osby. Nel 1999 è a New York, dove ha l’occasione di incontrare musicisti con Jason Moran, Nasheet Waits (con cui collaborerà spesso), Tarus Mateen e lo stesso Osby. Tornato in Italia fonda il collettivo a numero variabile Urban Society, con il quale registrerà anche un disco omonimo. Nel 2007 pubblica The Right Place, terzo disco da solista che vede la partecipazione di una line-up di all-stars assoluti: Mike Moreno, Roberto Tarenzi, Matt Brewer e Nasheet Waits. Tra il 2007 ed il 2016 suona in vari angoli del globo e pubblica altri quattro album con alcune delle più importanti etichette jazz italiane, tra cui la TUK di Paolo Fresu, fino ad arrivare al 2018, anno in cui riunisce il Boom Collective.

Boom Collective è un progetto 100% Made in Puglia, pubblicato dall’etichetta indipendente di Bisceglie Auand e finanziato da Puglia Sounds mediante un bando della regione, con l’intento sacrosanto di promuovere la fertilissima scena musicale pugliese. I musicisti che ne fanno parte sono quasi tutti pugliesi, tranne il siciliano Seby Burgio, pianista e una delle star del collettivo, ed il campano Pierpaolo Bisogno, percussionista. Il resto del collettivo è completato da nomi di grandissimo spessore, non solo in ambito italiano, ma anche nel contesto internazionale. Alla voce abbiamo sue vecchie conoscenze del nostro blog, le cantanti Angela Esmeralda Carolina Bubbico; al basso e al contrabbasso troviamo rispettivamente due strumentisti eccezionali come Luca Alemanno Giuseppe Basso, coadiuvati da Dario Congedo alla batteria. La parte di chitarra è affidata a Fabrizio Savino, mentre alla sezione fiati, oltre ovviamente a Gaetano Partipilo (soprano è alto), troviamo Andrea Sabatino (tromba), Vito Scavo (trombone), Francesco Lomangino (tenore e flauto) e Mike Rubini (baritono). Per finire, contrapposto al collega Seby Burgio, abbiamo il pianista barese Mirko Signorile, mentre gli archi sono affidati a Leo Gadaleta.

Il risultato di questo incontro musicale quasi totalmente pugliese è un piccolo capolavoro, dedicato sì alla Puglia, ma che in realtà è molto americano, e in maniera veramente credibile; “A multi-style exploration of a jazz thing”, come recita il sottotitolo presente sulla copertina (ecco quindi spiegata la presenza di “coppie” di musicisti nel progetto). Sì, perché Boom Collective è un disco jazz, ma con un gran numero di influenze e contaminazioni diverse. Ci troviamo tanto funk, soul, neo soul, hip hop ed R&B (Hotter Than July, Love Boom, Naima)così come influenze rock e prog (Dark Matter), tempi dispari (Dark Matter, Protest) e anche un tocco di free (Earthquake). Il tutto condito da una super produzione, la quale rende questo disco uno dei prodotti musicali italiani “black” più interessanti degli ultimi anni, in grado di reggere il confronto con le super produzioni dei vari Robert Glasper, Kamasi Washington, etc., e (se ce ne fosse bisogno) eleva Gaetano Partipilo a re del “multi-style jazz” italiano. Da non perdere!

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