Ain’t Gonna Let Nobody Turn Me Around è il primo singolo degli Holebones, quartetto blues milanese
“Non tutti i mali vengono per nuocere”. Quante volte ti è capitato di sentirlo e persino di dirlo? Non stiamo neanche a contarle. Perché quello che conta è che mai questo detto fu così azzeccato quanto per quello che stiamo per raccontarti.
Il “male” in questione è la pandemia che, anche per la categoria dei musicisti e degli operatori dello spettacolo in generale, è stato un evento a dir poco nefasto. Ma siccome non tutti i mali vengono per nuocere, ecco quello che di buono ne è venuto fuori: grazie alla tecnologia avanzatissima a portata di mano e alla grande quantità di tempo libero che il lockdown ha donato (imposto) a tutti, molti musicisti si sono messi a produrre musica. In diversi casi, molta più di quanta avrebbero probabilmente prodotto in tempi “normali”. Così hanno fatto anche gli Holebones, la band oggi al centro delle nostra attenzione.
Marzo 2020, Milano. Il chitarrista Heggy Vezzano (Francesco Renga, Nina Zilli, Andy j Forest, Dario Serafino, etc.), già collaboratore di The Italian Soul, così come il bassista e cantante Andrea Caggiari (Amanda e la Banda, Daniele Tenca, Amanda Tosoni & Andrea Caggiari Duet, Dario Serafino), insieme al batterista Leif Searcy (Carmen Consoli, Malika Ayane) sono impegnati da qualche tempo a portare il loro neonato progetto musicale sui palchi del Nord Italia. Improvvisamente, sono costretti a fermarsi per le ragioni che noi tutti conosciamo.
Lo stop obbligato porta il trio a lavorare, ognuno da casa propria, sul riarrangiamento di brani blues storici. Il lavoro li entusiasma così tanto che decidono di inciderlo. La scelta cade sul NoLo Recording Studio. Siamo a casa di Niccolò Polimeno, fonico, chitarrista, cantante e autore, che rimane talmente impressionato dal progetto da staccare un biglietto da protagonista: è lui il secondo chitarrista della band, che diventa così un quartetto.
Fu così che nacque un vero e proprio album, Loud, attualmente in lavorazione e previsto in uscita per il prossimo 23 aprile via B District Music – Bagana Edizioni Musicali: un lavoro finanziato anche grazie ad una campagna crowdfunding lanciata su Produzioni dal Basso e riproposta anche sui nostri social qualche settimana fa. Ma non dovremo attendere aprile per assaggiare la prima “fetta” di questo disco. Anzi, non dovremo proprio attendere: da oggi possiamo goderci infatti Ain’t Gonna Let Nobody Turn Me Around, il primo singolo degli Holebones.
“I’m gonna keep on a walkin’, keep on a talkin’
Marchin’ down to freedom’s land”
Il brano, che vede anche il featuring dell’armonicista Andy J. Forest (Guccini, Bennato), è uno spiritual di fine Ottocento dall’andamento solenne, in cui la musica di New Orleans e il blues si intrecciano, dando vita a uno stile in bilico tra tradizione e innovazione. Un brano scelto evidentemente con un proposito, il quale risulta ancor più chiaro osservando il videoclip che lo accompagna. Come afferma Andrea Caggiari:
“Abbiamo pensato di accostare tutte queste immagini per ricordare quanto si è conquistato e quanto ancora ci sia da conquistare in quanto a diritti umani. Dagli Afroamericani nell’America della segregazione ai Black Lives Matter, dalle suffragette di inizio Novecento ai movimenti femministi dei nostri giorni, dagli italiani che emigravano negli anni Venti ai barconi di migranti nel Mediterraneo, passando per il Gay Pride di Milano, le proteste a Hong Kong e le rivolte in Turchia”.
Questi sono temi che a noi stanno molto a cuore. Dal confronto avuto con gli Holebones è nata l’idea di coinvolgerli nel nostro progetto di formazione che partirà nella primavera alle porte e che li vedrà protagonisti di un workshop. Tema? Gli aspetti storici e didattici del blues, dagli albori fino ad oggi. Ma di questo avremo modo di parlarvi più avanti. Ora è il momento di chiudere gli occhi e lasciarsi andare alla musica.