Minnie Riperton was a "Perfect Angel"

Minnie Riperton was a “Perfect Angel”

Pochi titoli di dischi descrivono in modo così accurato l’artista da cui hanno preso vita. Perfect Angel di Minnie Riperton è uno di questi.

Dopo l’esperienza come corista alla Chess Records per artisti come Bo Diddley, Fontella Bass, Ramsey Lewis, Muddy Waters ed Etta James e dopo aver prestato la propria voce per il gruppo rock-soul sperimentale Rotary Connection, nei primi anni ’70 fa il suo ingresso nella musica una promettente artista che risponde al nome di Minnie Riperton. Il  primo album, Come To My Garden (1970),  non riesce ad avere successo e allora la cantante di Chicago pensa di lasciare il mondo della musica per dedicarsi ai suoi affetti familiari. Ma nel 1971 avviene un grande incontro: quello con Stevie Wonder. Sarà proprio il polistrumentista di Saginaw a incoraggiare la Riperton a riprendere la carriera artistica. La sceglierà per mettere i cori in brani come It Ain’t No Use e Creepin, tratti da Fulfillingness First Finale (1974).

Sempre in quegli anni vedrà la luce l’album della svolta di Minnie Riperton, uno dei dischi imprescindibili della storia della musica soul: Perfect Angel. Stevie Wonder contribuisce alla realizzazione suonando nel disco, firmando due brani e dedicandosi anche alla produzione. C’era però a quei tempi un ostacolo ed era quello delle etichette discografiche. Stevie Wonder faceva parte della Motown (che per molti versi era inflessibile) e la Riperton della Epic. Ma si risolve presto questo dilemma. Il musicista di Saginaw adotterà l’alter-ego El Toro Negro e conterà sull’apporto di Richard Rudolph, marito di Minnie, che aveva una sua casa di produzione denominata Scorbu Production. Stevie porterà con sè anche la sua squadra di musicisti detta Wonderland, della quale fanno parte Mike Sembello, Robert Maulgoleff e Malcom Cecil, questi ultimi alla programmazione dei sintetizzatori. Ed è così che prendee vita Perfect Angel.

Sono nove tracce dense di soul verace, autentico come pochi. A rendere sublime questo lavoro ci pensa anche la vocalità di Minnie Riperton, dotata di 4 ottave di estensione e abile soprattutto nell’utilizzo del fischio,il cosiddetto registro flautato. Tale peculiarità frutterà alla cantante di Chicago l’appellativo di “Usignolo del Soul”. E’ una voce innocente la sua, densa di carica emotiva e basta farsi catturare da pezzi come l’iniziale Reasons, dagli accenti soft-rock, o da The Edge Of Heaven, dedicata al mitico Martin Luther King. Stevie Wonder firma due perle come Take a Little Trip e la title-track, mentre il singolo Lovin’ You rientra a pieno titolo non solo tra i classici del suo repertorio, ma anche di tutta la musica soul. E’ un brano che può essere  una perfetta panacea in una giornata di pioggia, per infondere un po’ di ottimismo e andare avanti con coraggio e serenità, ma renderebbe ancora più viva anche una giornata di sole. Perfetta anche la scelta del cinguettio degli uccellini come sottofondo.

Perfect Angel rappresenta la vetta più alta della breve carriera di Minnie Riperton, una carriera purtroppo svanita per via di un tumore al seno che ce l’ha portata via il 12 Luglio del 1979, quasi a 32 anni. Chissà quanto altro avrebbe potuto regalarci! Ma se è vero che le leggende non muoiono mai, ci fa piacere pensare che sia così anche per Minnie e Perfect Angel è il miglior modo per ricordarla. E’ un disco capace di infondere pensieri positivi in chi lo ascolta, si entra in una dimensione suggestiva, grazie al suo romanticismo per nulla stucchevole e grazie alla voce melodiosa della Riperton. L’appellativo di usignolo per lei è veramente azzeccato e dalla sua timbrica prenderanno ispirazione anche voci come Chantè Moore, Amel Larrieux e anche Mariah Carey. Canta ancora per noi, dolce usignolo Minnie, anche se purtroppo non sei più qui, regalaci speranza e ottimismo nei momenti grigi! La tua voce di questi tempi è un’ottima medicina, may your soul live forever and ever! 

Francesco Favano

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