Now - Maxwell - The Italian Soul

Now – Il terzo album di Maxwell – Back in the days

Dopo aver stupito pubblico e critica nel 1996 col folgorante debutto “Urban Hang Suite” e spiazzato tutti con l’etereo e sperimentale “Embrya”, nel 2001 Gerald Maxwell Rivera, semplicemente Maxwell, ritornava nella sua comfort-zone dando alle stampe il terzo album “Now”. Più incentrato sulla forma canzone rispetto al precedente, questo disco riprendeva il discorso già intrapreso con l’esordio, dimostrando che, anche senza particolari stravolgimenti stilistici, era possibile offrire al pubblico qualcosa di efficace e che si potesse sempre mantenere su un ottimo standard qualitativo.

E se squadra che vince non si cambia, come spesso si dice, Maxwell qui continua a tenersi stretti i fidati Hod David e Stuart Matthewman, collaboratore stretto anche di Sade. Il sound è morbido, ovattato ed elegante, adatto a supportare la voce del cantante newyorchese, una vocalità che ci rimanda a grandi come Al Green, Prince e Marvin Gaye. Le tematiche vertono sempre sull’amore, la sensualità e tutte le loro sfaccettature, senza per questo cadere in melasse fini a loro stesse. Il groove non manca mai e Maxwell infatti dimostra di averne fino all’osso. Come non lasciarsi catturare allora dall’iniziale “Get To Know Ya”,  singolo portante del disco, o dall’incedere morbido di “Lifetime”… Degni di nota anche gli arpeggi chitarristici bluesy di “W/As My Girl” o l’ipnotica “No One”, soffice e convulsa al tempo stesso. Se “Temporary Night” alza il tiro grazie a un andamento funky e dolcemente rock, il meglio viene dalla cover del classico di Kate Bush “This Woman’s Work”, in cui Maxwell eccelle col suo falsetto e la sua interpretazione carica di drammaticità, e dalla finale “Now / At The Party”, caratterizzata da un intro strumentale di 2 minuti, abbondanza di wha-wha e basso e un testo ridotto all’osso, più che altro utilizzato come pretesto funzionale al groove del brano. Forse ripetere l’exploit dei precedenti album non era facile e magari il paragone appare anche evidente, ma Maxwell riesce a imbastire un lavoro solido, onesto e di degna qualità artistica, pur senza particolari cambi di rotta.

Sembra che il soul-singer newyorchese di origini portoricane ami sempre circondarsi di musicisti che lui conosce bene e, pur rimanendo in territori a lui più familiari, riesce allo stesso tempo a non cadere nella ripetitività. Ci vorranno altri 8 anni prima che il soul-singer ritorni a deliziarci con la sua voce e i suoi arrangiamenti sopraffini. Infatti nel 2009 darà vita a “BLACK Summer’s Night”, lavoro che inizierà una trilogia di album (il secondo capitolo seguirà nel 2016). Una trilogia dalla gestazione piuttosto lenta, ancora stiamo infatti aspettando il terzo e ultimo capitolo. Ma Maxwell è un perfezionista e nonostante la sua flemmaticità riesce sempre a non deluderci e a creare una musica all’insegna della qualità. A distanza di 20 anni, “Now” è un disco capace di farsi apprezzare e ricordare con piacere: ringraziare Maxwell per la sua arte (nonostante spesso si faccia aspettare) non sarà mai abbastanza. 

Francesco Favano

Share

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

TOP 20 The Italian Soul Blog

Social Media

Most Popular

Categories

On Key

Related Posts

Buckshot Lefonque - The Italian Soul Blog

Buckshot Lefonque (1994)

La nostra macchina del tempo oggi torna al 1994 con l’omonimo disco dei Buckshot Lefonque, collettivo creato da Branford Marsalis. Jazz e soul-funk. Una contaminazione non

Sly Johnson - 55.4 - the Italian Soul Blog

Sly Johnson – 55.4

55.4 è l’ultimo album di  Sly Johnson cantante, rapper, beatboxer, produttore e polistrumentista francese. Qui su The Italian Soul, come ben sapete, oltre a farvi

Stevie Wonder - Talking Book (1972)

Stevie Wonder – Talking Book (1972)

Talking Book, il disco di svolta electro-funk di Stevie Wonder Dopo essere stato, durante l’infanzia e adolescenza, il ragazzino prodigio della Motown e arrivato al