Osmojam

Osmojam, l’ennesimo esempio di come sia vivo il Soul in Francia.

Che la Francia sia molto più avanti di noi musicalmente parlando non è una novità. In particolare mi riferisco ad ambiti come jazz, rap, soul e R&B. Vuoi per il diverso DNA di questo popolo, vuoi per un processo di integrazione avvenuto molto tempo prima del nostro (se il nostro c’è mai stato), i francesi offrono prodotti che non hanno nulla da invidiare a quelli provenienti da USA e UK. Parliamo di artisti indipendenti naturalmente, che si devono auto promuovere e auto finanziare, cosa che da soli non possono fare. Il punto forte infatti di questi progetti è il team di persone che ci credono e lavorano come un’etichetta discografica. Osmojam, l’artista che vi proponiamo oggi, ne è l’esempio concreto.

Il suo nome non poteva meglio descrivere questo concetto. Nadia, il suo nome di battesimo, mi contattò un anno fa dal blog scrivendomi che era rimasta colpita dal nostro progetto. Anche io fui colpito quando ascoltai la sua musica e la sua voce. Il timbro vocale e l’uso mai ostentato di chi ha una grande tecnica e dote vocale sono le cose che più amo. Nadia canta, suona il piano, scrive e compone i suoi brani insieme al produttore Tum’Soul e collabora con artisti come Aldrick. Ray Lika e TIS… E un giorno spero anche con noi!

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Osmojam ha pubblicato un EP acustico di brani anni ’80 a marzo 2013 e alla fine dello stesso anno ha pubblicato il suo primo album, Échappée, dando la possibilità ai primi 500 fan di scaricarlo sotto sottoscrizione via mail, ponendo quella soglia per pubblicarlo. Il disco è prodotto bene, offrendo richiami a ciò che sicuramente l’ha influenzata nel suo paese qualche anno fa, vedi Les Nubians e Zap Mama. Un equilibrio giusto tra soul, hip-hop e jazz, nel quale Osmojam si destreggia in maniera sublime con la sua voce. E nella scrittura dei testi Osmojam passa da temi come la politica, razzismo alla depressione e la bellezza.

Osmojam: il “vibe” è assicurato, per me di sicuro e spero anche per voi.