Ci lascia la grande Soul Singer Angie Stone vittima di un grave incidente.
Ci ha lasciato il 1 Marzo, all’età di 63 anni, Angie Stone, grande esponente del neo-soul. Classe 1961, nata a Columbia (South Carolina), la soul-singer ha perso la vita in un incidente stradale. Si trovava a bordo del furgone Mercedes Sprinter, diretto ad Atlanta, insieme alla sua band e i suoi coristi, quando il van, per cause ancora sconosciute, si è ribaltato e si è scontrato contro un camion nella strada della contea di Montgomery in Alabama. Angie perde la vita, mentre il resto della band rimangono gravemente feriti. La nota soul-singer avrebbe dovuto tenere un concerto durante l’intervallo della partita di basket del campionato maschile della Central Intercollegiate Athletic Association. La notizia ha scosso anche noi del blog The Italian Soul, noi che abbiamo sempre amato la sua musica. E per renderle omaggio ripercorreremo alcune tappe importanti della sua carriera. Angie Laverne Brown, questo il suo vero nome, respira musica sin da bambina cantando nel coro gospel della sua chiesa. Il padre, membro di un quartetto locale gospel, la incoraggia a prendere la strada della musica portandola con sé ad assistere a vari concerti di gruppi gospel della sua città. Ed è lì che la nostra soul-sista comincia ad affinare il suo grande talento per la soul-music, fino ad arrivare, all’età di 18 anni, a formare il gruppo The Sequence insieme a Cheryl Cook (The Pearl) e Gwendolyn Chisolm (Blondie).
Angie Stone adotta il nome Angie B. Il trio, scritturato dalla mitica etichetta Sugar Hill Records, è il primo gruppo hip-hop femminile nella storia della musica e insieme incidono il singolo “Funk You Up”, che nel 2003 verrà riletto da Erykah Badu nella sua “Love Of My Life Worldwide”(versione più da party del brano “Love Of My Life An Ode To Hip-Hop”), insieme a Bahamadia, Queen Latifah e la stessa Angie Stone. Successivamente, durante gli anni ‘80, collabora con il gruppo elettro-funk e hip-hop Mantronix, per poi far parte del trio R&B anni ‘90 Vertical Hold, con i quali pubblica gli album “A Matter Of Time”(1993) e “Head First”(1995). Sempre negli anni ‘90 collabora con Lenny Kravitz nel brano “Heaven Help”, scritto dal cugino di quest’ultimo, Gerry DeVeaux, e nell’album “5”(1998), sempre in veste di corista in alcuni brani del disco. Un’altra delle sue collaborazioni più significative è quella con D’Angelo, con il quale avrà anche una relazione sentimentale, e per il quale compone brani per lui tra cui “Jonz In My Bonz”, dall’album “Brown Sugar”(1995), e alcuni pezzi per il mitico “Voodoo”(2000). Il debutto solista di Angie Stone avviene nel 1999 con l’ottimo “Black Diamond”, lavoro che darà il via a una discografia di 10 album dal notevole standard qualitativo. Il disco contiene perle come “No More Rain (In This Cloud)”, che campiona Gladys Knight & The Pips”, “Everyday”, composta e prodotta da D’Angelo e “Bone 2 Pic”, prodotta da Ali Shaheed Muhammad degli A Tribe Called Quest. All’album partecipa anche Lenny Kravitz come chitarrista.
Ottimo anche il successivo “Mahogany Soul”(2001), contenente la celebrata “Wish I Didn’t Miss You”, che campiona la bellissima “Back Stabbers” degli O’Jays, e un duetto con Musiq Soulchild nell’ottima “The Ingredients Of Love”, oltre che con Calvin Richardson in “More Than A Woman”. Pregevoli anche “Stone Love”, contenente featuring con Betty Wright, Anthony Hamilton, Snoop Dogg, le Floetry e Missy Elliott, e “The Art Of Love and War”(2007). L’ultimo album è del 2023 ed è intitolato “Love Language”. Da ricordare anche le collaborazioni con artisti del calibro di Prince (nell’ottimo brano “U Make The Sun Shine”), il portabandiera del neo-soul inglese Omar, Macy Gray, i Blue, Stevie Wonder, Ray Charles, i Kool & The Gang, il rapper Guru (nella bellissima “Keep Your Worries”), Al Di Meola, Raphael Saadiq, i Groove Armada, Moby, tra gli altri. La voce di velluto di Angie Stone, soulful, passionale, espressiva e mai ridondante, oltre che l’eleganza degli arrangiamenti e delle produzioni dei suoi pezzi, spesso abbelliti da nobili sample della soul-music dei tempi che furono, riescono a darci sempre grandi emozioni, oltre che farci sognare grazie anche alle sue storie di vita quotidiane da lei sempre interpretate con classe e grandi capacità emotive. Sin dagli albori dell’hip-hop, fino ad arrivare alla sua seconda fase neo-soul, Angie Stone ha saputo sempre offrire un contributo impeccabile dando nuova linfa alla soul-music. Il suo è un contributo che resta e resterà sempre indelebile. Grazie mille Angie per le grandi emozioni in musica che ci hai regalato, may God bless your soul, you will never be forgotten!
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Francesco Favano