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Roy Ayers Everybody Loves The Sunshine

Roy Ayers – Everybody Loves the Sunshine

Everybody Loves the Sunshine è il capolavoro del vibrafonista Roy Ayers: un viaggio agli albori del neo soul odierno!

Come abbiamo potuto notare spesso, sono sempre stati molto frequenti i casi di musicisti jazz che si sono dati al soul, al funk e al groove. Negli anni ’90 e ‘2000 abbiamo avuto Branford Marsalis e Roy Hargrove, per esempio. Il primo col progetto Buckshot Lefonque, il secondo con i suoi RH Factor. Entrambi hanno dimostrato quanto fosse possibile mettere il proprio background jazzistico al servizio delle tendenze neo-soul, R&B e hip-hop. Più recentemente il pianista Jon Batiste ci ha deliziato con l’ottimo We Are. Andando ancora più a ritroso, troviamo nomi come Donald Byrd, George Duke, Patrice Rushen e anche Roy Ayers.

Classe 1940, nato a Los Angeles, quest’ultimo è una figura di spicco per quanto riguarda la musica soul-funk ed è considerato un musicista influente per numerosi nomi appartenenti al neo-soul e all’acid-jazz. Basti pensare ad Erykah Badu, che non ha mai nascosto la sua grande ammirazione per l’artista californiano, arrivando anche a re-interpretare suoi brani e collaborare con lui (come nel brano Cleva). Roy Ayers è un virtuoso del vibrafono, oltre che ottimo polistrumentista. Grazie alle bacchette donategli dal mitico jazzista Lionel Hampton comincia durante l’infanzia a familiarizzare con lo strumento. Dopo le sue prime esperienze nel jazz, a inizio anni ’70 fonda gli Ubiquity, gruppo grazie al quale darà una svolta al suo stile musicale. Infatti oggi vogliamo parlarvi di Everybody Loves The Sunshine, disco pubblicato nel 1976.

https://youtu.be/ue1v0o9_hJM

Il lavoro è tra i suoi migliori e si avvale di composizioni super-funky come Hey Uh What You Say Come On e The Golden Rod. Non si può restare indifferenti nemmeno alle atmosfere di classe e vellutate come quelle del cosmic-soul  di The Third Eye, o al funk percussivo di It Ain’t Your Sign It’s Your Mind, il groove vagamente disco di People And The World e le atmosfere tenui della title-track, brano che verrà campionato nel 1994 dalla bella voce di Mary J.Blige per la sua My Life. Everybody Loves The Sunshine è uno dei dischi quintessenziali per il soul anni ’70.

Roy Ayers col tempo diverrà anche un importante punto di riferimento per l’hip-hop. In quest’ultimo campo è degna di menzione la collaborazione con il rapper Guru nel brano Take a Look At Yourself, contenuto nel capolavoro “Jazzmatazz vol.1” del 1993. O come non citare anche le sue incursioni nella musica house più soulful, come per esempio con i Masters At Work e il loro progetto Nuyorican Soul, brillante contaminazione tra house, acid-jazz, soul, funk e ritmi latineggianti. Grande  è anche il successo del vibrafonista californiano in Gran Bretagna, con vari concerti che hanno sempre  registrato il tutto esaurito. Possiamo quindi dire che sono stati molti gli artisti degli ultimi 30 anni che hanno considerato Roy Ayers come un loro progenitore. Everybody Loves The Sunshine, a distanza di 45 anni, continua a essere un disco attuale, grazie alle sue atmosfere di classe, ovattate, e grazie al suo spiccato senso del groove, tutto unito a grande sentimento, ma soprattutto tanto soul. Notevole anche l’utilizzo dei sintetizzatori ARP, capaci di dare un’impronta futuristica al lavoro, rendendolo un disco non convenzionale, degno di avere il suo posto di rilievo in ogni collezione di musica soul che si rispetti. E quindi non ci resta altro che ringraziare Roy per le grandi meraviglie che ci ha donato: all hails to you bro!

Francesco Favano

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