Small Axe è la nuova miniserie del regista Premio Oscar Steve McQueen, in uscita dal 20 novembre su Amazon Prime.
“Small Axe è ancorato all’esperienza dell’India occidentale a Londra, è una celebrazione di tutto ciò che la comunità è riuscita a realizzare contro ogni previsione. Per me, è una lettera d’amore alla resilienza dei neri, al trionfo, alla speranza, alla musica, alla gioia e all’amore, nonché all’amicizia e alla famiglia. Oh, e non dimentichiamoci anche del cibo”.
Con queste parole il premio oscar Steve McQueen descrive la sua ultima opera, la miniserie televisiva Small Axe, una piccola antologia composta da cinque film che usciranno sulla BBC a partire dal 15 novembre, e successivamente su Amazon Prime dal 20 novembre. La qualità della serie si prospetta elevatissima, tanto che diversi film sono stati selezionati come prime visioni ad alcuni dei più prestigiosi festival di cinema nel mondo: a settembre tre episodi sono stati presentati al New York Film Festival, il 16 ottobre uno alla Festa del Cinema di Roma, mentre sono stati proiettati al Festival di Cannes.
Le trame dei cinque film, in ordine di uscita Mangrove (20 novembre), Lovers Rock (27 novembre), Education (4 dicembre), Alex Wheatle (11 dicembre) e Red, White and Blue (18 dicembre), non hanno dei legami a livello di storia, bensì a livello di tema; un tema ben preciso, ovvero razzismo e integrazione nel Regno Unito tra anni ’60 ed anni ’80. Una scelta che fa parte del DNA del regista, soprattutto dopo il successo di critica e pubblico ottenuto con il film Premio Oscar 12 Anni Schiavo, riadattamento dell’omonima biografia di Solomon Northup. Ottimo anche il cast scelto da McQueen e collaboratori, con attori del calibro di John Boyega (Star Wars, Detroit), Laetitia Wright (Black Mirror, Black Panther, Avengers), Jack Lowden (Dunkirk) e molti altri.
“Sebbene tutti e cinque i film siano ambientati tra la fine degli anni ’60 e la metà degli anni ’80, rappresentano un significativo commento sul momento presente e su dove eravamo, dove siamo e dove vogliamo andare. Queste sono tutte le nostre storie.”
Queste le parole di McQueen sull’intento comunicativo di Small Axe. Un’opera che, come afferma lo stesso regista, ha avuto una lunga gestazione:
“Il seme di Small Axe è stato seminato 11 anni fa, subito dopo il mio primo film, ‘Hunger’. Inizialmente l’avevo concepita come una serie Tv, ma man mano che si sviluppava, mi sono reso conto che queste storie dovevano stare da sole come film originali ma allo stesso tempo far parte di un collettivo. Dopo tutto, Small Axe si riferisce a un proverbio africano che significa che ‘insieme siamo forti'”.