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Inder Paul Sandhu

“The Colindale Tape” – Inder Paul Sandhu

The Colindale Tape è il nuovo EP del cantante londinese Inder Paul Sandhu

Inder Paul Sandhu è un musicista, rapper, cantante e fashion designer originario di East London. Dopo essere salito alla ribalta con il singolo rap Money Ain’t A Thing, premiato a più riprese dalla BBC, e aver pubblicato un primo EP, Bloom, nel 2018, a inizio 2020 ecco un nuovo lavoro, The Colindale Tape, a detta dello stesso Sandhu un’altra opera che riesce ad esprimere la sua personalità pur in un caleidoscopio di stili e generi diversi.

Ci sono volute poche settimane perché la BBC confermasse ancora una volta il suo apprezzamento per questo poliedrico artista: il terzo pezzo dell’EP, Cold, è stato premiato come pezzo del mese di febbraio dall’emittente inglese. Anche noi decidiamo di premiarlo come pezzo più bello dell’EP, affascinati dalla sua “voce liscia come la seta, graffiata dalla giusta quantità di sabbia e ghiaia”. Non sorprende quindi che questo sia il pezzo preferito dello stesso cantante per dei motivi ben precisi:

“Lavorare su questo pezzo è stato molto difficile. Parla di una versione vulnerabile di me, che sarà sempre incapsulata in una canzone. Sono sempre stato bravo a sparire; quando non voglio essere visto o sentito, svanisco. Questo pezzo ne era la perfetta spiegazione, oltre che un riconoscimento dell’amore e della pazienza che mi sono stati mostrati”.



Nomi come Lenny Kravitz, Amy Winehouse e Prince sono alcuni dei nomi che affiorano nella mente dell’ascoltatore che viene a contatto con Sandhu, soprattutto ascoltando questo EP; ma, come dichiara quest’ultimo, la sua più grande ispirazione è stata la madre:

“Ha la voce di un angelo, solamente non ha avuto le opportunità che ho avuto io. La vita è stata diversa per lei”

Troviamo il soul, quindi, ma anche un po’ di indie-rock e psichedelia nel percorso artistico di Inder Paul Sandhu e ovviamente in questo ultimo EP. Brani come Unstoppable (evidente l’influenze di Lenny Kravitz) e Trash Can Love ne sono un esempio concreto, così come l’utilizzo massiccio di chitarre elettriche.

“Nel 2015 ho sentito la voce di Dio che mi diceva fare musica a tempo pieno. Stavo tornando a casa dalla chiesa una domenica, mangiando delle buonissime alette di pollo e […] sentii il forte desiderio di andare su un palco, e non riuscivo a non pensarci. Quindi pregai… ‘Signore, ho paura del palco, per favore fai arrivare lui da me.'”

Queste sono le parole che Inder Paul Sandhu ha usato per descrivere l’epifania che lo ha portato a fare della musica la sua professione, e che ci permette oggi di apprezzarlo oggi sul nostro blog. Una bella scoperta che siamo sicuri apprezzerete. Come al solito non dovete far altro che guardare qui sotto e cliccare play. Buon ascolto!

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