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The Liquor Store – Colossus

Montreal, Quebec, Canada: è qui che nasce The Liquor Store, band jazz-funk che ha appena pubblicato il suo secondo LP, Colossus

Come sapranno i nostri lettori più accaniti, non è raro trovare proposte di artisti italiani ed internazionali nella nostra casella di posta. Anzi, più andiamo avanti, e più i numeri salgono. Che sia per una recensione sul blog, una segnalazione sui social, o anche solo un feedback, ormai i contatti di questo tipo sono all’ordine del giorno. Ovviamente non tutte le proposte sono accolte o condivise, ma quando succede si tratta veramente di una bella soddisfazione; come nel caso dell’articolo di oggi, che parla di una band jazz/funk canadese che ci ha veramente sorpresi: The Liquor Store.

I The Liquor Store nascono nel 2011, quando alcuni musicisti molto rinomati nell’ambiente jazzistico canadese decidono di “farsi strada” insieme; li unisce la amore e la passione per la musica e l’idea di ottenere una certa fama suonando ai raduni studenteschi nei campus liceali ed universitari. Nel 2014 la band si amplia, aggiungendo due membri, fino a diventare l’attuale settetto. Dopo tanta esperienza e tanti successi dal vivo, ecco arrivare nel 2019 il primo album, NightDrive, che ottiene un ottimo successo di critica e di pubblico in patria, tanto da vincere ai GAMIQ (Music Gala of Quebec) nella categoria di migliore album jazz dell’anno.

Arriviamo dunque ai giorni nostri, con l’uscita del secondo LP della band, Colossus, pubblicato il primo ottobre 2021. Si tratta di un disco ambizioso, in cui il nucleo stilistico funk a jazz si impreziosisce di influenze R&B, hip hop e rock, fatto che rende l’opera molto “fresca” all’orecchio, pur essendo interamente strumentale. Il disco parte in modo epico con Origin, vera e propria “sigla” di Colossus; si prosegue poi con un brano prettamente jazz/funk come la title-track, in cui si sentono forti influenze di gruppi storici come Tower of Power o Weather Report. Il terzo brano è MOPHO, in cui è il funk a farla da padrona, seguito da Upgrades e Shady Business, due brani in cui le influenze R&B/hip hop si sentono maggiormente. Il penultimo e sesto pezzo si intitola Night Owl, un brano che parte in maniera calma, intima e riflessiva per poi sfociare in un muro di suono che ha, in comune col brano di apertura Origin, un non so che di epico e trionfale. Chiude il disco Credits, brano dalle chiare tinte R&B e funk, molto gioioso e, a nostro avviso, perfetto per chiudere e lasciare l’ascoltatore con la voglia di ascoltare un eventuale seguito.

Per quanto ci riguarda, stiamo parlando di una delle novità più interessanti di questo 2021, un disco che piacerà a una vasta gamma di appassionati: da chi ama il jazz e i suoi derivati, i fanatici del funk, e anche gli habitué di neo soul, R&B, hip hop e simili. Il weekend è arrivato, è il momento di rilassarsi e divertirsi: mettete le cuffie nelle orecchie e godetevi questa mezz’ora abbondante di The Liquor Store!

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