You're The Man

You’re The Man – Ricordando Marvin Gaye – Back in the Days

You’re The Man, l’album postumo di Marvin Gaye

Sono passati 35 anni da quando il 1°Aprile del 1984 le mani omicide di Marvin Gay Senior ci portarono via il nostro amato Marvin Gaye. E se fosse ancora qui il 2 Aprile avrebbe compiuto 80 anni. Chissà che altro avrebbe potuto regalarci. Ci piace immaginare che sicuramente avrebbe collaborato con grandi esponenti del neo-soul come D’Angelo ed Erykah Badu, o con grandi rapper come The Roots e Common.
Tutti artisti che a Marvin devono molto in quanto a tematiche conscious o erotico/sentimentali. Vogliamo ricordarlo con un disco uscito postumo a fine Marzo, “You’re The Man”. Questo lavoro originariamente era stato concepito come seguito del celebratissimo “What’s Going On”(1971) che, come sappiamo bene, rivoluzionò il soul portando tematiche impegnate come guerra in Vietnam, messaggi anti-razzismo ed ecologia. Più che un vero seguito quello che ne è venuto alla luce è un mix tra l’album abortito e un paio di pezzi usciti tra il 1970 e il 1972, questi ultimi finiti in varie antologie postume e nell’ edizione deluxe di “Let’s Get It On” del 2001.

You're The Man - Cover Album

Siamo nel 1972 e “What’s Going On”, nonostante le diffidenze del boss della Motown Berry Gordy, stava ottenendo un grande successo. Marvin Gaye, forte del successo dell’album, pubblica il singolo politicizzato “You’re The Man”, quasi una continuazione di “Inner City Blues” e ha in mente di pubblicare un altro disco su queste tematiche. Ma Berry Gordy, preoccupato delle reazioni del pubblico conservatore (all’epoca stava per essere rieletto il presidente USA Richard Nixon), ne blocca la pubblicazione. Dopo 47 anni finalmente viene pubblicato in una veste leggermente differente da quella originaria. Tra i brani degni di menzione spiccano, oltre che alla title-track, pezzi politicizzati come “The World Is Rated X” e “Where Are We Going”. Interessanti anche “Woman Of The World”, che venne incisa nel 1973 dal mitico trombettista Donald Byrd, e canzoni più erotico/sentimentali come “Try It, You’ll Like It”, “You Are The Special One” e “We Can Make It Baby”.

Queste ultime furono composte all’epoca da Willie Hutch. “You’re The Man” si fa apprezzare in quanto ci riporta al periodo migliore di Marvin, quello di grande ispirazione, con brani tutti accomunati dallo stesso momento in cui nacquero gemme imprescindibili come “What’s Going On” e “Let’s Get It On”. Gli arrangiamenti superlativi e le tematiche affrontate fanno di “You’re The Man” un ottimo disco, un lavoro per mantenere ancora viva la memoria di una grande stella del soul come Marvin Gaye, artista geniale e ispirato quanto tormentato.

Francesco Favano

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