Brik Liam è “l’artista con i palloni rossi”.
“Bisogna assicurarsi che quel che stai tenendo in mano non ti condizioni, non ti leghi. C’è una differenza. E per comprendere quella differenza a volte devi lasciar perdere tutto. Dicono che se lasci andare completamente qualcuno o qualcosa, e quel qualcuno o qualcosa torna, allora è importante. Ma se non lo facesse significherebbe che non è mai stato tuo. Ma non lo sai, finchè non lo lasci andare.”
E Brik Liam racconta di come lasciar andare, lasciar perdere, o semplicemente perdere. Si tratti di un rapporto, di una paura, di un dubbio, un’abitudine, nella sua musica è il coraggio di afforntare le cose. Per quello che sono.
La sua musica ha le radici nere e si sviluppa nella contemporaneità sia per i suoni che per le strutture scritte, non a caso le due influenze più presenti (che derivano dai suoi ascolti) sono Marvin Gaye e Musiq Soulchild. L’attitudine è quella del bravo artigiano: nulla si presenta se non è perfettamente levigato e in linea con l’umore e l’istinto artistico. Compresi i palloni rossi che nel suo contesto sono decisamente meno inquietanti di quelli di IT di Stephen King.
La curiosità è nel nome: Brik, una variazione del termine brick, mattone, per il suo amore verso il colore rosso. E Liam è il suo vero cognome abbreviato, da Williams. Un esorido acustico, nel 2014, con RedOctober e l’approccio più elettronico con Mr Liam’s Neighborhood; tra i due un intervallo di tre anni, per trovare la propria identità artistica che ci raggiungerà il 13 Ottobre con l’uscita di #TALP, The Ascension LP, un lavoro più maturo, conemporaneo e strutturato dal quale è già emerso più di qualche dettaglio.
Riassunto in un hashtag: #TALP
The Soul Haven, è il programma radiofonico del martedì in diretta alle 21 su Radio Stonata (ascoltabile in podcast nella sezione webradio) Siete ovviamente i benvenuti!