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Grandmaster Flash & The Furious Five - The Message - The Italian Soul Blog

Grandmaster Flash & The Furious Five – The Message

Back in the days oggi ci porta al gioiello della storia dell’Hip Hop: Grandmaster Flash & The Furious Five – The Message

Oggi faremo un viaggio nel 1982, andando alla riscoperta di un gioiello facente parte della storia dell’hip-hop, ma anche di tutto il groove in generale. Il disco in questione s’intitola “The Message” e l’autore  è un’istituzione del genere: Grandmaster Flash. Classe 1958, originario delle Barbados, vero nome Joseph Saddler, ha avuto il merito di essere uno dei pionieri del djing, del cutting e dei campionamenti, utilizzando i giradischi come fossero strumenti musicali con pari dignità di un pianoforte, di una chitarra, di ogni strumento musicale in senso canonico. Appassionatosi alla musica grazie alla collezione di dischi del padre, durante gli anni ‘70 a New York comincia a frequentare i bloc party di DJ Kool Herc, uno dei capostipiti della cultura hip-hop. Grandmaster Flash avrà come maestro il dj Pete Jones, grazie al quale apprenderà la tecnica del “clock theory”, consistente nel segnare il vinile in un punto esatto sul quale fare scratch. Quest’ultimo è un effetto creato da Theodore Livingstone, aka Grand Wizard Theodore, e serve a creare un assortimento di suoni tramite la manipolazione del vinile sul giradischi. Grandmaster Flash successivamente incontrerà i fratelli Melle Mel e Kid Creole, ai quali poi si aggiungerà Scorpio, fino a formare la crew col nome definitivo di Furious Five.

Insieme iniziano a pubblicare il primo singolo, “We Rap More Mellow”(1978), con il nome di Younger Generation, seguito poi da “Superrappin”(1979), inciso con la Enjoy Records, fino a essere contrattualizzati dalla storica etichetta hip-hop Sugar Hill Records. Lì incidono il brano “Freedom”, a cui farà seguito “The Adventures Of Grandmaster Flash On The Wheels Of Steel”, in cui vengono impiegate tutte le tecniche del dj attraverso un collage di vari pezzi funky e rock. Nel 1982 la crew pubblica il suo primo album intitolato “The Message”, che si avvale di tracce come la frizzante e super-funky “She’s Fresh”, che cita Jimmy Castor Brunch, e la festosa “It’s Nasty”, che utilizza “Genius Of Love” dei Tom Tom Club. Lo strumentale elettronico e cibernetico di “Scorpio” ci porta a “It’s A Shame”, con chiari rimandi agli Spinners. Nel disco c’è anche una vena soul non indifferente e viene fuori in brani più morbidi come “Dreaming”, dedicata a Stevie Wonder, e in “You Are”, caratterizzata da soffici atmosfere bedroom. Si arriva così alla title-track, primo esempio di conscious-rap dal quale impareranno molto gruppi e rapper come The Roots, Common e Public Enemy, tra gli altri, mentre tra le bonus-tracks del disco troviamo un altro brano, anch’esso conscious e quasi un seguito di “The Message”, intitolato “New York New York”.

Il pezzo è caratterizzato da graffianti arpeggi di chitarra rock. “The Message” è uno di quei lavori importanti per l’hip-hop, che col tempo passerà dall’essere una semplice moda a una vera e propria  scuola di pensiero. L’album si inserisce a pieno titolo nel periodo cosiddetto Old-School e spianerà la strada a vari gruppi e rapper negli anni a venire. A distanza di 40 anni “The Message” mantiene intatte la sua genuinità e freschezza. Grandmaster Flash verrà inserito nel 2007 nella Rock & Roll Hall Of Fame, diventando così il primo rapper della storia della musica ad ottenere questa onorificenza. Se rispettare gli architetti dell’hip-hop è un dovere imprescindibile, come ci ha ricordato in un suo brano l’indimenticabile Guru, “The Message” rappresenta quindi l’album giusto, uno dei dischi base per la conoscenza del rap e delle tecniche dei dj, un’opera che ci riporta alle radici e che dimostra come da sempre il rap sia in grado di comunicare armoniosamente con il soul, il funk e l’R&B, tutti generi che lo hanno preceduto. 

Francesco Favano

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