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NO BEGINNING NO END 2 - Jose James

José James – No Beginning No End 2

José James torna con il secondo capitolo di No Beginning No End

José James è sicuramente uno dei nomi di punta del panorama r&b/neo soul mondiale, autore di piccoli grandi capolavori come No Beginning No End (2012, Blue Note) o While You Were Sleeping (2014, Blue Note), alternati a opere che, almeno personalmente, ritengo meno valide (come Love In The Time of Madness, album del 2017) o omaggi a grandi del jazz o del soul (come Yesterday I Had the Blues: The Music of Billie Holiday, del 2015, e Lean On Me, del 2017, omaggio al recentemente scomparso Bill Withers), probabilmente caldeggiati dalla sete di vendite della Blue Note. Sinceramente non mi sorprende che il contratto di James con quest’ultima da un paio d’anni non sia più in essere; d’altronde il nostro caro José sta diventano (o perlomeno vuole apparire) uno spirito libero ai limiti del figlio dei fiori. Ecco allora che fonda nel 2018 una propria etichetta insieme alla compagna cantante Talia Billing (alias Taali) ed al tecnico del suono e produttore Brian Bender, la Rainbow Blonde. Ed ecco, poco più di un mese fa, la prima pubblicazione a suo nome con la nuova etichetta. Il titolo dell’opera è, per chi conosce José James, abbastanza roboante e portatore di grandi aspettative: No Beginning No End 2. Sì. perché il primo capitolo della “saga” è senza ombra di dubbio il disco meglio riuscito del cantante originario di Minneapolis, un album pieno di brani bellissimi e suonato da musicisti pazzeschi (Chris Dave alla batteria, Pino Palladino al basso, Kris Bowers a pianoforte e tastiere, Takeya Kuroda alla tromba, solo per citarne alcuni).  Diciamo subito che le aspettative, rispetto al primo capitolo, non sono state pienamente rispettate; eppure, non posso che definire questo disco una delle uscite più interessanti da quando è iniziata la quarantena forzata di cui tutti sappiamo. Innanzitutto abbiamo un notevole roster di musicisti: Jamire Williams e Justin Brown alla batteria, Marcus Machado alla chitarra elettrica e Ben Williams al basso (e sono solo alcuni); in secondo luogo sforna una pazzesca serie di ospiti e featuring: l’incredibile voce di J Hoard, bellissima scoperta, Aloe Blacc, la tromba di Christian Scott e una folta schiera di grandi voci femminili (Hindi Zahra, Cecile, Laura Mvula, Ledisi, Lizz Wright e la sopracitata Taali che, ricordiamo, è l’attuale compagna di José). Infine, se escludiamo qualche brano che personalmente non trovo proprio esaltante, l’album presenta 5/6 pezzi-capolavoro che (lo dico per esperienza) vi faranno virtualmente evadere dalla reclusione a cui siamo costretti in questi giorni. Il link a Spotify ve lo mettiamo qui sotto, così potete verificare subito le mie parole. Buon ascolto!

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