Cerca
Close this search box.
Tony! Toni! Toné!

Tony! Toni! Toné! – Sons Of Soul – Back in the Days

Back in the days con Sons of Soul (1993)capolavoro della band che lanciò Raphael Saadiq, i Tony! Toni! Toné!

Insieme ai Mint Condition, i Tony! Toni! Toné! sono tra  i gruppi soul/R&B più rilevanti nati tra la fine degli anni ’80 e inizio ’90. A differenza di molte band del genere e dell’epoca, prettamente vocali e con basi campionate, si sono contraddistinti per l’utilizzo di strumentazione live unita a beat e groove tipici del periodo. Ma è sulla storia dei Tony! Toni! Toné! che vogliamo focalizzare la nostra attenzione in questo articolo.
Formati da Charlie Ray Wiggins, aka Raphael Saadiq, da suo fratello Dwayne Wiggins e dal cugino Timothy Christian Riley, hanno esordito durante la seconda metà degli anni ’80 grazie alla batterista Sheila E, facendo da supporter ai concerti del mitico Prince. Nel 1987 suonarono nel terzo album, omonimo, della prima, fino ad arrivare a pubblicare l’anno successivo il loro esordio  intitolato Who?. Quest’ultimo è un lavoro apprezzabile, ma forse oggi suona datato per via dei suoi suoni esageratamente sintetizzati. Nel 1990 perfezionano il tiro con il pregevole The Revival.

Con Sons of Soul, uscito nel 1993 e di cui parleremo oggi, la band californiana punta ancora più in alto evolvendo il suo stile, impiegando sezione fiati ed orchestra d’archi live (quest’ultima diretta da Clare Fischer), oltre a turntables, drum-machine e loop creati dal campionatore E-mu SP-12. Sono molte le tracce degne di menzione e tra queste ricordiamo l’iniziale If I Had No Loot, caratterizzata da beat New Jack Swing e brillanti riff chitarristici, l’ipnotica My Ex-Girlfriend e Tell Me Mama, in cui sezione fiati e sintetizzatori si sposano alla perfezione creando un sound compatto e omogeneo. Non possono passare inosservate ballate soffici e dannatamente soul come (Lay Your Head On My) Pillow, con una chitarrina vagamente country-blues, Anniversary, impreziosita da un soave tappeto d’archi e una drum-machine sensuale e calda, e la brevissima Castleers. Quest’ultima, dalle stupefacenti atmosfere jazz-gospel, è un tributo di Raphael e Dwayne ai Castleers, band vocale dei tempi del liceo in cui si esibivano quando erano studenti. Imperdibile anche Fun, energico e adrenalinico up-tempo che si fa apprezzare per ottimi assoli di piano elettrico e tromba.

Per via del suo suono a metà tra contemporaneità e tradizione Sons of Soul si potrebbe considerare come un album precursore del neo-soul, stile che 2 anni dopo perfezionerà D’Angelo con il suo esordio Brown Sugar. Tra l’altro i Tony! Toni! Toné! sono presenti in quel disco, suonando nel brano Lady. Sons of Soul (figli del soul), è una chiara dichiarazione di intenti della band, che infatti dà vita alla sua opera più ambiziosa, un lavoro in cui richiama grandi artisti e band come Temptations, Earth Wind & Fire, Sly & The Family Stone, Al Green, Prince e Marvin Gaye. Il tutto senza mai risultare imitativi e manieristici. A tutto questo si aggiunge anche la suggestiva vocalità di Raphael Saadiq, intensa, calda e vagamente nasale.

Il disco riceverà un grande riscontro di pubblico e critica, per 43 settimane sarà presente nella classifica Billboard 200, fino a ottenere doppia certificazione platino. Seguiranno concerti in Europa, Giappone e Australia, esibizioni in prestigiose trasmissioni come Saturday Night Live e The Late David Letterman Show, e per 2 mesi apriranno i concerti promozionali dell’album Janet, il lavoro migliore di Janet Jackson. Nel 1996 chiuderanno la loro carriera pubblicando l’ottimo House Of Music, disco tra classico e moderno in cui il sound di Sons Of Soul verrà portato a una dimensione ancora più matura, forte anche della recente nascita del filone neo-soul. Dopo lo scioglimento della band Raphael Saadiq si dedicherà a una fertile carriera di produttore per vari artisti soul-R&B del periodo, oltre che pubblicare lavori solisti di grande incisività. L’ultimo è Jimmy Lee, uscito l’anno scorso e di cui abbiamo parlato qui su The Italian Soul. Non possiamo fare altro che lasciar parlare la musica,  tuffarci nel groove dei Tony! Toni! Toné, assaporare ogni nota di Sons Of Soul e godere della loro bella discografia. Grazie mille Raphael per le grandi emozioni, blessings to you!

Francesco Favano

Share

Una risposta

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

TOP 20 The Italian Soul Blog

Social Media

Most Popular

Categories

On Key

Related Posts

Lenny Kraviz 5 - The Italian Soul

Lenny Kravitz – 5 (1998)

Con il quinto album 5, Lenny Kravitz conquista il grande pubblico. Attivo sulle scene musicali dal 1989, dai tempi del bellissimo esordio “Let Love Rule”,