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Alea & The Sit

Alea & The Sit – Generation – Dalla Puglia con Groove

Nella raggiante Puglia pulsa la Soul Music. Alea & The Sit e il loro ultimo album “Generation”

Sono molti, negli ultimi anni, gli artisti italiani che si sono cimentati nell’ambito della musica soul. Questo tipo di sonorità viene sentito particolarmente nella splendida e raggiante Puglia: basti pensare a nomi più recenti come quelli di Serena Brancale, Carolina Bubbico, Francesca Biancoli o Gaia Gentile, tanto per fare alcuni esempi.
L’artista di cui parleremo in questo articolo viene da Brindisi, risiede a Milano e si chiama Alessandra Zuccaro, in arte Alea.
Il 15 Ottobre del 2018 è uscito il secondo album intitolato “Generation”, in cui si avvale del trio lucano The Sit (Giuseppe Trivigno a pianoforte e synth, Giuseppe Pignatelli al basso elettrico e Aris alla batteria e al drum pad). Il lavoro è formato da 10 deliziosi brani (11 con l’aggiunta della versione radio edit di “Dadaism”) che segnano una evoluzione nello stile di Alea.

La cantautrice brindisina mescola alla perfezione lingue, suoni e culture raccontando del suo viaggio individuale personale ma anche di un’intera generazione. Soul, funk e jazz si sposano con sonorità e ritmiche fresche e moderne, tutto all’insegna di un groove impeccabile e compatto.  La costante ricerca di un’identità solida e ben definita è il concept di questo lavoro, come risposta a un’epoca in cui l’apparire ha un ruolo predominante rispetto all’essere. La risposta a ogni superficialità del mondo può essere ricercata e trovata nell’apertura ad altre culture, come vuole dimostrare il brano “Joie”, caratterizzato da un sound africaneggiante debitore verso le migliori Zap Mama e impreziosito dalle partecipazioni del percussionista senegalese Meissa Ndiaye e del suo allievo salentino Luigi Colella.

Ogni pezzo viene accomunato dalla libertà compositiva, grazie anche ai sapienti intrecci di lingua inglese e italiana. Ne è una prova il pezzo di apertura “Dadaism” (che chiude la tracklist in versione “radio edit”), in cui è presente il rapper Big Simon della band Krikka Reggae, che sciorina versi incisivi e per nulla scontati. L’elemento ritmico è l’aspetto principale del disco, basti pensare alla title-track con tanto di brillante interazione tra piano e batteria, mentre le atmosfere soffuse del piano Rhodes di “Horizon” conferiscono al lavoro un mood intimo, delicato, intenso e groove al tempo stesso. I vocalizzi di Alea nella parte finale non risultano mai autoreferenziali o ostentati.
Più energia in “Don’t Walk On Me”, con una ritmica vagamente jungle e l’efficace collage linguistico tra lingua italiana e inglese. Un collage che non si riduce mai a mero esercizio stilistico. “Generation” è stato realizzato grazie al supporto del bando Puglia Sound 2018 e della campagna di raccolta fondi Musicraiser, con ottima collaborazione da parte dei fans. È un album che conferisce alla scena musicale italiana moderna e indipendente un tocco di internazionalità e di soul in più, grazie a tematiche e sonorità coinvolgenti. A tutto questo contribuiscono il talento di Alea, forte delle sue varie esperienze in vari festival, programmi televisivi e contest italiani, oltre che i brillanti arrangiamenti dei The Sit, con cui ha formato una squadra affiatata sin dagli esordi con l’album “Speenless”. Il buono standard qualitativo del disco ci fa ben sperare in una carriera soddisfacente per Alea, oltre che essere una sana boccata d’aria in una scena musicale italiana contemporanea spesso avara di novità e guizzi creativi.

Francesco Favano

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